Libreria Torriani di Luigi Torriani (foto di Nicola Vicini)

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venerdì 25 maggio 2012

Mediterraneo in guerra



Fabio Mini, "Mediterraneo in guerra. Atlante politico di un mare strategico" (Einaudi, pagg. 322, euro 18,50)


Il generale Fabio Mini, militare da 43 anni, comandante della missione internazionale in Kosovo dal 2002 al 2003, già capo di stato maggiore della Nato per il Sud Europa, militare di vecchio corso con lunghe esperienze in Stati Uniti e Cina, ma anche saggista già autore di diversi testi di storia militare, collaboratore della rivista "Limes", de "l'Espresso" e de "la Repubblica", firma ora per Einaudi questo ampio studio sulla situazione militare e geopolitica dell'area mediterranea, analizzando la situazione militare di tutti i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo (Italia, Francia, Spagna, Grecia, Malta, i Balcani, il Nord Africa, il Medio Oriente), il problema delle basi e della presenza americana nel Mediterraneo, il ruolo della Nato.


"Sono molti quelli che oggi cercano di capire il Mediterraneo e che lo osservano. Le grandi compagnie petrolifere, le compagnie finanziarie, le agenzie di rating, le intelligence economiche, le compagnie di mercenari e le potenze globali e regionali dispongono di molti strumenti per valutare i rischi e le opportunità. Gli apparati militari sono forse i più ovvi osservatori, ma certamente i meno conosciuti, anche perché le valutazioni militari sono sempre coperte da cortine di segreti, che il più delle volte - peraltro - tendono più a mascherare le deficienze e ad evitare le critiche che a difendere dai potenziali avversari. Dietro il segreto si svolge però un'attività di ricerca delle informazioni, di pianificazioni operative e di valutazioni che per qualità, continuità e serietà non hanno eguali in nessun altro tipo di organizzazione"

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