Libreria Torriani di Luigi Torriani (foto di Nicola Vicini)

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venerdì 3 maggio 2013

Javier Cercas. Le leggi della frontiera




Javier Cercas, "Le leggi della frontiera" (Guanda, pagg. 400)

Alla fine degli anni Settanta, in una Spagna che stenta a lasciarsi alle spalle il franchismo e a intraprendere la Transizione democratica, Gerona è una città in cui cominciano a muoversi le bande giovanili. Una frontiera la attraversa, sociale ed etica: al di là del fiume Ter ci sono gli immigrati che vivono nelle baracche, la feccia della feccia. Ignacio Cañas è un ragazzo della classe media, vive al di qua di quel confine, ma il suo lavoro in una sala giochi, insieme all’insofferenza adolescenziale per il conformismo paterno, crea l’occasione per l’incontro che gli cambierà la vita: quello con Zarco, un giovane delinquente dal grande carisma; e con la misteriosa Tere, che da subito lo trascina in una passione struggente e segreta. Questo amore tormentato – su cui aleggia l’ombra del rapporto mai chiarito tra la ragazza e il capobanda – sarà di qui in avanti il filo conduttore delle scelte di Cañas. Tra furti d’auto, scippi, rapine, scorribande in discoteca e droghe varie, per lui e per la banda di Zarco inizia l’estate selvaggia del 1978, destinata a concludersi tragicamente, con morti e arresti. E un sospetto: qualcuno ha tradito.
Più di vent’anni dopo Ignacio Cañas, diventato nel frattempo un avvocato importante, riceve la visita inattesa di Tere, la donna che non ha mai dimenticato. È Zarco a mandarla; il detenuto più famoso del paese, ormai circondato da un’aura di eroismo, ha bisogno di lui. L’avvocato accetta di riallacciare i fili che lo legano al passato, sperando di riuscire a ripagare un antico debito, e di poter vivere finalmente il suo amore per Tere alla luce del sole.

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