Libreria Torriani di Luigi Torriani (foto di Nicola Vicini)

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martedì 10 settembre 2013

All the madmen



Clinton Heylin, "All the madmen. Il lato oscuro del rock britannico" (Odoya, immagini, pagg. 368)

Alla fine del 1968 i Beatles erano troppo occupati a litigare fra loro per poter collaborare, mentre gli Stones erano fermi e nei guai: il rock inglese era in crisi. Heylin ci racconta cosa accadde dopo, e di come sei star – Pete Townshend, Ray Davies, Peter Green, Syd Barrett, Nick Drake e David Bowie – viaggiarono fino ai confini della follia, alcuni di loro senza più riuscire a tornare indietro.
Tra il 1971 e il 1973 il rock inglese dominava le frequenze radio, e i migliori interpreti di questa fervente scena produssero le loro opere fondamentali, pienamente concepite da entrambi i lati – luminoso e oscuro – di quella che sembrava essere una scossa d’assestamento psichica nell’inconscio collettivo dell’arcipelago britannico.
Furono gli anni di alcuni tra gli album più influenti mai registrati: Muswell Hillbillies di Ray Davies, Pink Moon di Nick Drake, Ziggy Stardust e Aladdin Sane di David Bowie, Dark Side Of The Moon dei Pink Floyd e Quadrophenia di Pete Townshend, ognuno dei quali, direttamente o indirettamente, ha come suo tema centrale la pazzia. 

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