Libreria Torriani di Luigi Torriani (foto di Nicola Vicini)

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venerdì 7 febbraio 2014

Gaia Servadio - Raccogliamo le vele



Gaia Servadio, "RACCOGLIAMO LE VELE" (Feltrinelli, immagini, pagg. 448)

Raccogliamo le vele dispiega, secondo una deliberata struttura virgiliana, i fatti che sono parte della ricchissima biografia di Gaia Servadio, donna segnata dal destino felice di stare nel mondo con la scioltezza della ragazza che è sempre stata. Figlia del chimico Luxardo Servadio, conosce da bambina le restrizioni e i travagli delle leggi antisemite italiane. Da poco trasferita a Padova, la famiglia deve riparare a Falconara e poi a Osimo, sempre più clandestina e sempre più priva di mezzi. Nel dopoguerra la vita ricomincia, e ricomincia alla grande. Nessun vittimismo. Gaia si muove fra Londra e l’Italia, inquieta, curiosa, ottimista, determinata. A Parma conosce Attilio Bertolucci, partecipa alla vita culturale della città. A Londra conosce e sposa lo storico dell’arte William Mostyn-Owen e si trasferisce definitivamente in Inghilterra. Apprezzata pittrice, Gaia entra nel mondo del giornalismo, inglese e italiano. Dapprima si occupa di costume, poi ottiene servizi via via più impegnativi, dalla mafia (visita da sola i boss confinati a Linosa) alla Guerra dei sei giorni. Entusiasta melomane, segue tutte le avventure del teatro lirico contemporaneo e del teatro tout court. Frequenta Irwin Shaw, Philip Roth, Mary McCarthy, Nancy Mitford e Federico Zeri. Ogni sodalizio apre orizzonti nuovi – nell’arte, nella politica, nella vita culturale.


GAIA SERVADIO
Giornalista, narratrice, saggista e pittrice, Gaia Servadio vive dal 1956 in Gran Bretagna tra Londra e la Scozia. Ha esordito su “Il Mondo” di Pannunzio e ha poi lavorato per “La Stampa”. Ha lavorato inoltre per la Bbc radio e televisione, il “Corriere della Sera”, “The Observer”, “The Times”, “The Sunday Times” e “The Daily Telegraph”. Tra le sue opere di narrativa, Un’infanzia diversa (Rizzoli, 1988), Il lamento di Arianna (La Tartaruga, 1988), La storia di R. (Rizzoli, 1990), E i morti non sanno (Dario Flaccovio, 2005). Ha scritto inoltre diverse opere di saggistica, tra cui Luchino Visconti (Mondadori, 1984), La donna nel Rinascimento (Garzanti, 1986), Mozia. Alla scoperta di una civiltà scomparsa (Flaccovio, 2003). È stata vicepresidente della stampa estera a Londra; ha fatto parte dell’esecutivo della London Symphony Orchestra, ha affiancato Claudio Abbado nell’organizzazione del festival Mahler and the Second School of Wien (Londra 1982-83) e ha collaborato con il teatro Massimo di Palermo. In Italia è stata insignita del titolo di Cavaliere ufficiale della Repubblica dal presidente Sandro Pertini e poi di quello di Commendatore dal presidente Giorgio Napolitano. Con Feltrinelli ha pubblicato: Tanto gentile e tanto onesta (1967), L’azione consiste. Don Giovanni (il dissoluto punito) (1968), Il Metodo (1970) e Raccogliamo le vele (2014). Ha inoltre introdotto per l’Universale Economica Londra. Una guida per donne in viaggio (1995) di Josie Barnard. Per i “Classici” ha curato Salomè (2008) di Oscar Wilde.

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