Libreria Torriani di Luigi Torriani (foto di Nicola Vicini)

Libreria Torriani di Luigi Torriani (foto di Nicola Vicini)

mercoledì 5 marzo 2014

Guglielmo Marconi e l'omicidio di Cora Crippen



Erik Larson, "GUGLIELMO MARCONI E L'OMICIDIO DI DI CORA CRIPPEN" (NUOVA EDIZIONE, pagg. 544)

Il 13 luglio 1910 Walter Dew, ispettore capo di Scotland Yard, rinviene nella cantina della casa londinese del dottor Hawley Harvey Crippen i resti di Cora Crippen, consorte del dottore scomparsa tempo addietro.
Il caso ha un’eco enorme allorché Scotland Yard rende pubblico che il marito della vittima, il dottor Hawley Harvey Crippen si è dato alla fuga insieme con la sua giovane assistente Ethel Clara Le Neve, un’affascinante ragazza con labbra carnose e grandi occhi grigi. Il Times ribattezza il misterioso delitto "l’omicidio della cantina". Il Daily Mirror pubblica le foto della casa e della coppia di fuggiaschi. Il caso cattura l’attenzione dei giornali e in tutto il paese si scatena una gigantesca caccia all’uomo alla ricerca di Crippen.

Nell’estate del 1910 Gugliemo Marconi è in mezzo all’Oceano, viaggia ininterrottamente per mare. I fasti del Premio Nobel per la fisica vinto l’anno prima per la telegrafia sono già un ricordo del passato nella mente dello scienziato, occupata da un solo ossessivo pensiero: mostrare che la radiotelegrafia può davvero mettere fine all’isolamento delle navi in mare aperto. Il 22 luglio 1910 dalla nave Montrose, salpata da Anversa e diretta a Québec, in Canada, arriva una inattesa, incredibile conferma di questa possibilità, una dimostrazione che elettrizza il mondo e fa per sempre piazza pulita dei dubbi residui. Llewellyn Jones, uomo della compagnia di Marconi a bordo, radiotelegrafa il seguente messaggio alla Canadian Pacific di Liverpool, proprietaria della nave: "Abbiamo seri motivi di ritenere che Crippen… e suo complice siano tra passeggeri imbarcati..."

Nessun commento:

Posta un commento