Véronique Chalmet, " PEGGY GUGGENHEIM. UN SOGNO D'ETERNITA' " (Odoya, immagini, pagg. 304)
Peggy Guggenheim (1898-1979) fu per tutta la vita alla ricerca della bellezza assoluta. Ricca ereditiera di un padre scomparso prematuramente nel naufragio del Titanic, fu certamente una grande sacerdotessa dell’arte contemporanea ma soprattutto una provocatrice sensuale e disinibita. La turbolenta traiettoria della sua vita incrociò quella dei geni del suo tempo, da Ernest Hemingway a Truman Capote, da Jean Cocteau a Salvador Dalí. Musa mancata ma collezionista visionaria che contribuì a rivelare i pittori Mark Rothko e Jackson Pollock, visse in un modo intenso e seducente l’incontro con Max Ernst, il suo secondo marito, ma anche con Marcel Duchamp, Yves Tanguy o Samuel Beckett...
Véronique Chalmet restituisce il ritratto di una donna visionaria non dimenticando però i suoi lati più intimi e oscuri. Una dettagliata biografia che, sotto l’egida dell’arte, prende in considerazione tutti gli aspetti della vita di Peggy Guggenheim: dalla sfera pubblica, popolata da orde di ammiratori sullo sfondo di una mondanità effervescente, a quella privata scandita da matrimoni disastrosi e tetri risvolti familiari. Un ritratto completo che ci regala l’immagine di uno dei più grandi e influenti personaggi della sfera artistica del Novecento.
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