Libreria Torriani di Luigi Torriani (foto di Nicola Vicini)

Libreria Torriani di Luigi Torriani (foto di Nicola Vicini)

giovedì 23 ottobre 2014

Il filo d'oro - Storia della scrittura



[Ne approfitto per ricordare tutti gli appuntamenti di ottobre e novembre co-organizzati dalla Libreria Torriani Di Canzo: http://libreriatorriani.blogspot.it/2014/10/incontri-e-presentazioni-libri-ottobre.html ]
[Prossimo appuntamento - ricordo - Lorenzo Morandotti e Laura Bianchi ad Asso venerdì 24 ottobre alle ore 21.00: http://libreriatorriani.blogspot.it/2014/10/lorenzo-morandotti-e-laura-bianchi-ad.html ]

[Poi - ricordo - domenica 26 ottobre Franco Minonzio - il Medeghino ad Alserio alle ore 17.30: http://libreriatorriani.blogspot.it/2014/10/franco-minonzio-il-medeghino-ad-alserio.html ]

Ewan Clayton, "IL FILO D'ORO. STORIA DELLA SCRITTURA" (Bollati Boringhieri, pagg. 400)

Il filo d’oro della comunicazione scritta – la più antica e persistente delle tecnologie umane – si è dipanato lungo tutto il percorso dell’umanità per oltre tremila anni. Parte dalle pareti rocciose di Wadi el-Hol, nell’Alto Egitto, e da lì passa ai pezzi di coccio, al papiro, alle architravi marmoree, alla pergamena, alle tavolette di cera, alla carta cinese, fino ad arrivare allo schermo pixellato del computer e sui muri delle periferie metropolitane. La scrittura – questo tesoro cangiante – è stata impressa in tavolette di argilla, arrotolata in papiri, legata in codici, rilegata in libri e codificata in bit. Milioni di mani hanno scritto grafie diverse usando scalpelli, bacchette, piume d’oca, grafite, pennelli, caratteri mobili di piombo con font sempre nuovi, stilografiche metalliche, penne a sfera del signor Bìró, macchine da scrivere rivoluzionarie, tastiere QWERTY e bombolette spray. Ogni parola, tracciata da chiunque, con qualsiasi mezzo e su qualsiasi superficie, ha mostrato chiaramente la storia che l’ha preceduta e dialogato in maniera serrata con il suo tempo e la sua società.
Questo è Il filo d’oro: l’epopea affascinante e sorprendente di quel miracolo culturale che è la parola scritta, da sempre strumento insuperabile di comunicazione e motore del progresso culturale, scientifico e politico dell’umanità.

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