Libreria Torriani di Luigi Torriani (foto di Nicola Vicini)

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martedì 28 luglio 2015

Leo Longanesi. Il borghese conservatore



Novità in libreria: Francesco Giubilei, "LEO LONGANESI. IL BORGHESE CONSERVATORE" (Odoya, pagg. 198)

Scrittore, editore, illustratore e grafico, Leo Longanesi (1905-1957) fu una delle più geniali e irriverenti figure del panorama culturale italiano del Novecento, un intellettuale difficilmente incasellabile in una categoria precisa. Pungente umorista, coniò frasi e aforismi destinati a rimanere nell'immaginario collettivo. Inventore del rotocalco, scopritore di alcuni dei più importanti narratori italiani (tra cui Buzzati e Flaiano), pubblicò per la prima volta in Italia autori stranieri alla stregua di Hemingway e nel dopoguerra riuscì a coniugare il principio di editoria di progetto con le richieste del mercato.

Negli ultimi anni sembra essere calata sulla sua figura una coltre di silenzio, ad eccezione di sporadiche iniziative: tipico destino riservato ai personaggi scomodi. Perché Longanesi fu severo fustigatore dei vizi italiani e per tutta la vita non scese a compromessi rifiutando la via più semplice. Fu frondista durante il fascismo assumendo posizioni di critica - tanto che la sua rivista Omnibus fu chiusa - e alla caduta del regime, quando sarebbe stato più comodo rinnegare il proprio passato come fecero tanti intellettuali, assunse posizioni nostalgiche. In realtà la sua era una nostalgia più per la giovinezza passata che per il regime, ma nel suo sentire fascismo e gioventù coincidevano come un periodo felice, ricco di avventure.

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