Due novità economiche per letture estive di qualità. Le cronachette sovietiche autobiografiche del grande storico russo Victor Zaslavsky (Sellerio, pagg. 174, euro 12). "Le brave ragazze non leggono romanzi" (Bollati Boringhieri, pagg. 170, euro 12), breve, brillante e ironico saggio storico sulla letteratura vista come pericolo e fonte di traviamento per la virtù femminile. "Consumatrici carnali di paccottiglia sentimentale, le giovani che divorano libri come fossero caramelle non sono intellettuali emancipate ma folli erotomani e lettrici selvagge; per questo Rousseau diceva che nessuna ragazza dai casti costumi dovrebbe leggere romanzi. Una ammonimento che ebbe lunga vita, passando da Alice all'inseguimento del Bianconiglio, alla Novella Eloisa che legge avidamente le lettere dell'amato Saint-Preux, fino a Marilyn Monroe, colta in uno dei suoi ultimi scatti sulla spiaggia di Long Island, mentre sfoglia l'Ulisse di Joyce. Diventare lettrici è il primo passo verso il baratro morale e sessuale. Spesso conduce alla morte, come dimostra la povera Emma Bovary, che se avesse seguito i consigli di Rousseau sarebbe ancora viva, con una nidiata di figli".
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