sabato 29 ottobre 2011

A morte il tiranno

"Ho attentato al capo dello Stato perché egli è responsabile ai miei occhi di tutte le vittime pallide e sanguinanti del sistema che egli rappresenta e fa difendere". Queste le parole dell'anarchico Gaetano Bresci, poco dopo aver ucciso il re Umberto I (Monza, 29 luglio 1900). Il libro della storica Erika Diemoz (nuova pubblicazione di Einaudi Storia) ricostruisce la storia degli anarchici italiani tra la fine dell'800 e i primi decenni del '900, tra Crispi e Mussolini. Un'epoca in cui il terrorismo era di matrice anarchica, e gli anarchici erano le bestie nere delle polizie di tutto il mondo. "A morte il tiranno" di Erika Diemoz, Einaudi, rilegato, pagg. 378, euro 32.

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