giovedì 17 novembre 2011

Poesia Adelphi. Tjutčev, Auden


Adelphi, poesia. "Poesie" di Fëdor Ivanovič Tjutčev (1803-1873), diplomatico e poeta russo amico di Heine e Schelling e frequentatore degli ambienti del Romanticismo tedesco. Questa raccolta in traduzione italiana di Tommaso Landolfi comprende centoundici componimenti e viene a colmare un semivuoto editoriale (unica altra edizizione italiana recente di Tjutcev è un'antologia di Rizzoli, 1993). Pagg. 142, euro 10.
"Nel distacco è racchiuso un alto senso: quanto che s'ami, un secolo od un giorno, l'amore è sogno, e il sogno è un solo istante".
"Grazie, nebbia", l'ultima raccolta (uscita postuma nel 1974) del grande poeta britannico Wystan Hugh Auden. Massimo protagonista della poesia degli anni Trenta, ripreso di recente con la poesia Funeral blues nel film L'attimo fuggente, amico di Isherwood e di Eliot e marito della figlia di Thomas Mann, impegnato, di sinistra, vissuto in Germania agli inizi del nazismo, autista durante la guerra civile spagnola, fuggito oltreoceano (dove vincerà il Premio Pulitzer) alla vigilia della seconda guerra mondiale Auden diventa cittadino americano e apre questa sua ultima raccolta poetica con un inno alla bellezza e alla poesia della nebbia (donde il titolo). Pagg. 122, testo inglese a fronte, euro 11.
"Economia. Nei Magri Anni Trenta, i giovani vendevano per un pasto abbondante il loro corpo. Nei Ricchi Anni Sessanta lo facevano ancora: per onorare i Pagamenti a Rate".

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