"I lunghi anni sessanta. Movimenti sociali e cultura politica negli Stati Uniti" dello storico Bruno Cartosio (cattedra di Storia dell'America del Nord, Università di Bergamo), Feltrinelli, pagg. 402, euro 25. Non solo e non tanto Woodstock, la controcultura e gli aspetti trasgressivi, ma anche e soprattutto Martin Luther King e le lotte antisegregazioniste dei neri del Sud a partire dagli anni Cinquanta, i movimenti di protesta contro la guerra del Vietnam, le manifestazioni contro la discriminazione sessuale e il movimento di massa delle donne, la SDS (Students for a Democratic Society), l'FBI la CIA e la Guerra fredda culturale, ..., fino al 2009, con Barack Obama primo presidente afroamericano degli Stati Uniti.
Un libro contro "le propensioni della pubblicistica a superficializzare gli anni sessanta. (...) Gli Stati Uniti in cui una donna e un nero si sono contesi la candidatura alla Casa Bianca e in cui Barack Obama è stato poi eletto presidente non sono certo quelli di prima degli anni sessanta. (...) Non solo il cambiamento c'è stato, ma decisivi nel provocarlo sono stati i movimenti che hanno lottato per l'abbattimento delle preclusioni nei confronti di tutti coloro che, in modi diversi, erano stati gli esclusi".
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