"L'unico scrittore buono è quello morto" di Marco Rossari, edizioni e/o, pagg. 226, euro 16,50. "Una parodia per aspiranti scrittori e lettori sgamati (...). Un libro per tutti quelli che vogliono scrivere e per chi questi ultimi li farebbe fuori volentieri, ma anche un grande atto d'amore per la forza della scrittura".
"Parola di scrittore / 1. Io non scrivo, io pubblico. C'era uno scrittore che scriveva solo cose vere, ma tutti gli chiedevano cosa c'era di inventato. Non appena passò a scrivere cose inventate, tutti cominciarono a chiedergli cosa c'era di vero".
"Parola di scrittore / 2. Io non pubblico, io scrivo. C'era uno scrittore che, ancora prima di concepirlo, scriverlo e pubblicarlo, aveva dedicato il libro alla fidanzata. 'L'ho dedicato a te, amore' le disse. 'Davvero zuccherino?' domandò lei, commossa. E vissero per sempre felici e inediti".
"Parola di scrittore / 3. Io non scrivo, io vivo. C'era uno scrittore che aveva letto un solo libro, il suo. E gli era bastato".
"Parola di scrittore / 4. Io non vivo, io scrivo. C'era uno scrittore che considerava la letteratura finita, anche perché non leggeva mai un libro".
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