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mercoledì 28 marzo 2012
L'innocenza di Giulio. Andreotti e la mafia
Giulio Cavalli, "L'innocenza di Giulio. Andreotti e la mafia" (editore Chiarelettere, pagg. 156, prefazione di Gian Carlo Caselli, euro 11).
Il titolo è ironico. Andreotti infatti passa nell'immaginario collettivo per uno che è stato "assolto", o addirittura per una "vittima" di "accanimento giudiziario", mentre la sentenza di appello (2003) ne ha dichiarato la colpevolezza per associazione a delinquere con la mafia fino alla primavera del 1980, ma il reato era ormai prescritto da un anno. Giulio Cavalli racconta il processo Andreotti e fornisce ai lettori il materiale processuale per poter farsi un'idea sulle responsabilità penali, politiche e morali di questo imputato eccellente.
"I fatti che la Corte ha ritenuto provati in relazione al periodo precedente la primavera del 1980 dicono che il senatore Andreotti ha avuto piena consapevolezza che i suoi sodali siciliani intrattenevano amichevoli rapporti con alcuni boss mafiosi; ha quindi coltivato, a sua volta, amichevoli relazioni con gli stessi boss. La Corte ritiene che questi fatti non possano interpretarsi come una semplice manifestazione di un comportamento solo moralmente scorretto e di una vicinanza penalmente irrilevante, ma indicano una vera e propria partecipazione all’associazione mafiosa apprezzabilmente protrattasi nel tempo.”
(Dalla sentenza Andreotti, confermata in Cassazione nel 2004)
"Voglio conoscere Giulio Andreotti per riconoscere i nuovi Andreotti"
Qui la videointervista con la presentazione del libro:
http://www.youtube.com/watch?v=WQhbAToCzJE
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