venerdì 2 marzo 2012

L'università di Rebibbia


Goliarda Sapienza, "L'università di Rebibbia" (Einaudi, pagg. 142, euro 11).
Goliarda Sapienza (1924-1996), la scrittrice siciliana autrice de "L'arte della gioia". Sempre più povera e psicologicamente fragile, irritata dalla ricchezza di amiche e conoscenti, con lo sfratto pendente e la luce di casa già tagliata, nel 1980 Goliarda ruba dei gioielli a casa di un'amica romana, che la denuncia. Finisce in carcere. "L'università di Rebibbia" (già uscito anni fa per Rizzoli, da tempo fuori catalogo) racconta l'esperienza dell'arresto e della breve detenzione.

"A sirene spiegate (o io sono diventata una criminale molto importante, o loro - sono quasi le dieci - hanno solo fretta di tornare alle rispettive case) percorriamo la città che mi appare più sontuosa e immensa. La vicinanza di quei carabinieri dai corpi scattanti già protesi alle loro vite private allenta la morsa dei nervi che, ora comprendo, era solo paura della loro forza fisica. Un'altra volta ho provato quel terrore d'essere fra uomini ostili. Quel poco di sicurezza che la donna crede di avere, tutta la superiorità che a volte t'attribuisce un amante, l'amico, il figlio, spariscono davanti all'inferiorità muscolare - semplicemente muscolare - avvertita in mezzo a due o tre uomini che non hanno più bisogno di fingere rispetto, ammirazione, pietà perché sei femmina e più debole. Un'altra volta mi sono trovata in una situazione come questa, ed è stato sotto i tedeschi. Come ho potuto dimenticare il silenzio minaccioso rinchiuso nel breve spazio d'una macchina come questa, l'odore acre del panno delle loro divise, misto al sentore metallico delle fibbie, dei bottoni...".

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