venerdì 13 aprile 2012

Ernst Jünger. Maxima-Minima


Ernst Jünger (1895-1998), "Maxima-Minima" (Guanda, pagg. 130, euro 12).


Inedito in Italia, esce ora per Guanda (editore presso cui è in corso da anni la pubblicazione di tutte le opere del grande filosofo e scrittore tedesco) questa straordinaria raccolta di massime, aforismi e sentenze: "Maxima-Minima", ovvero massime concentrate nello spazio minimo dell'argomentazione aforistica. Riflessioni concepite inizialmente come parte de "L'operaio" (1932), ma poi uscite in Germania come testo del tutto autonomo nel 1964.


"Sarà bene tener d'occhio il tipo di persecutore, non il genere di divisione tra i partiti. I partiti cambiano, la persecuzione rimane. La giustizia segue la politica come gli avvoltoi le campagne degli eserciti. Tutti sono coraggiosi rispetto a colui che giace al suolo"


"Nel criminale si nasconde non tanto un ribelle solitario, quanto piuttosto un poliziotto. Ciò si renderà subito evidente non appena conquisti il potere"


"Se ogni libertà diventa visibile solo dove cessi di essere protetta, così la libertà dello spirito comincia laddove finisce la libertà di stampa - allora splendore e miseria della libertà si rendono all'improvviso visibili, come nel bagliore di un lampo"

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