mercoledì 25 aprile 2012

Io sono l'ultimo. Lettere di partigiani italiani



"Io sono l'ultimo. Lettere di partigiani italiani" (Einaudi, pagg. 334, euro 18). Novità Einaudi per il 25 aprile. Volume realizzato con la collaborazione dell'ANPI, a cura di Giacomo Papi, Stefano Faure e Andrea Liparoto (Responsabile Comunicazione ANPI Nazionale). Il libro è una raccolta di ricordi e testimonianze inedite degli ultimi partigiani viventi, testimonianze raccolte negli ultimi mesi dai Comitati Provinciali dell'ANPI e ora raccolte in volume.


"Oltre cento lettere piene di amore, di amicizia, di odio e di violenza. (...) I partigiani, prima di tutto, erano giovani. Si innamoravano, scoprivano di avere paura e coraggio. In queste lettere (...) i testimoni viventi della Resistenza raccontano le torture, le bombe, i rastrellamenti. Ma anche la nascita di un bambino, un bacio mai dato, il piacere di mangiare o di ridere in classe del Duce".



"Ai ragazzi dico questo. Pensate le cose impensabili. Si può sopravvivere a una guerra. Si può saltare un cancello alto alto con delle lance acuminate sulla cima e resistere a un tempo che vuole scambiare la giovinezza con la fame e la morte. Si può ritornare dai campi di concentramento in Germania con gli amici fraterni che vi hanno accompagnato fin sulla soglia della disperazione e poi della libertà, trascinandosi fuori l'un l'altro. Si può ritornare a casa, quando tutto sembra distrutto e perduto, e ricominciare da capo. E sapere, sul treno di ritorno, con le immagini delle macerie che ti passano dai finestrini, che a casa ti stanno aspettando tua moglie, e tua figlia". (Ferruccio Mazza, 1921, operaio)

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