Sylvia Nasar, "L'immaginazione economica. I geni che hanno creato l'economia moderna e hanno cambiato la storia del mondo" (Garzanti, pagg. 624, immagini, euro 30).
La giornalista economica Sylvia Nasar, autrice (1998) della biografia di John Nash "A beautiful mind", da cui nel 2001 è stato tratto il celebre film con Russell Crowe, torna ora a distanza di quasi quindici anni con un nuovo libro. Una storia del pensiero economico contemporaneo ('800-'900) "scritta quasi come un romanzo, rivolta anche a chi non sa nulla di economia, fondamentale non solo negli scaffali di ogni economista ma anche sul comodino di ogni lettore", e divisa in tre grandi atti.
Atto Primo, La Speranza: Prologo-Mr. Sentimento contro l'orrido Scrooge, Assolutamente nuovo: Engels e Marx nell'era dei miracoli, Ma è proprio necessario che il proletariato esista? Il santo patrono di Marshall, Il mestiere di Miss Potter: la Webb e lo stato dell'economia domestica, La croce d'oro: Fisher e l'illusione monetaria, Una distruzione creativa: Schumpeter e l'evoluzione dell'economia.
Atto Secondo, La Paura: Prologo-La guerra dei mondi, Gli ultimi giorni dell'umanità: Schumpeter a Vienna, L'agonia dell'Europa: Keynes a Versailles, La via senza gioia: Schumpeter e Hayek a Vienna, Attrezzi immateriali della mente: Keynes e Fisher negli anni Venti, Problemi al motorino d'avviamento: Keynes e Fisher nella Grande Depressione, Esperimenti: Beatrice Webb e Joan Robinson negli anni Trenta, La guerra degli economisti: Keynes e Friedman al tesoro, L'esilio: Schumpeter e Hayek nell seconda guerra mondiale.
Atto terzo, La Fiducia: Prologo-Niente da temere, Passato e futuro: Keynes a Bretton Woods, La via per uscire dalla schiavitù: Hayek e il miraolo tedesco, Strumenti di signoria: Samuelson va a Washington, La grande illusione: la Robinson a Mosca e Pechino, Appuntamento con il destino: Sen a Calcutta e a Cambridge.
Il Quarto Atto lo stiamo vivendo adesso.
"Uomini e donne in tutto il mondo stavano prendendo seriamente in considerazione e discutendo apertamente la possibilità che il sistema sociale dell'Occidente potesse incepparsi e smettere di funzionare" (Arnold J. Toinbee, 1931)
"L'alternanza di boom e recessioni è la forma assunta dallo sviluppo economico nell'era del capitalismo" (Joseph Schumpeter)
"Uno sviluppo economico che normalmente richiederebbe secoli è stato compresso in due o tre decenni" (Rosa Luxemburg, "L'accumulazione del capitale", 1913)
"L'esperienza che le nazioni hanno del benessere è molto breve. Praticamente tutti, nel corso della storia, sono stati poveri" (Jeohn Kenneth Galbraith, "La società opulenta", 1958)
"Il desiderio di affidare all'uomo le redini del suo destino è la molla principale di quasi tutti gli studi economici" (Alfred Marshall)
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