giovedì 26 aprile 2012

Soldaten. Le intercettazioni dei militari tedeschi prigionieri degli Alleati



Sönke Neitzel-Harald Welzer, "Soldaten. Combattere uccidere morire. Le intercettazioni dei militari tedeschi prigionieri degli Alleati (Garzanti, pagg. 468, euro 24,50). Un libro incredibile e scioccante che l'anno scorso, quando è uscito in Germania, ha sconvolto i tedeschi. Esce ora in traduzione italiana.


Durante la Seconda Guerra Mondiale inglesi e americani hanno intercettato sistematicamente le conversazioni di migliaia di soldati tedeschi prigionieri, hanno registrato su vinile i passi ritenuti più rilevanti e hanno trascritto le conversazioni su copie a stampa riempiendo oltre 150.000 pagine di verbali. Questi verbali finora sono rimasti chiusi negli archivi di Stato di Londra e Washington. Oggi vengono, per la prima volta, parzialmente pubblicati e analizzati dallo storico Sönke Neitzel e dallo psicologo Harald Welzer, che lavorano dagli anni '90 su questi documenti. In pratica migliaia di soldati e ufficiali della Wehrmacht parlano liberamente tra di loro senza sapere di essere ascoltati, rivelano segreti militari e dettali tattici ma esprimono anche la loro opinione su Hitler, sulla guerra, sui nemici, sullo sterminio degli ebrei. Qualcuno prende le distanze dalle più grandi atrocità del nazismo, altri (molti) sembrano completamente insensibili alle uccisioni che hanno commesso, non pochi addirittura si vantano delle loro "prodezze", dei massacri, degli stupri e delle violenze che hanno commesso.


"Abbiamo visto una festa in una villa, abbiamo sparato, ragazze in abito sexy e uomini in abito elegante schizzavano via nel sangue, amico mio che divertimento"


"Nella nostra squadra ero conosciuto come il 'sadico professionale'. Ho buttato giù tutto: gli autobus, un treno civile a Folkestone. Ho ucciso ogni ciclista"


"Come un lupo in mezzo a un gregge di pecore. Non c'è niente di meglio che la caccia. Vuoi un esempio? Dei paracadutisti hanno fatto irruzione in una casa italiana e hanno fatto fuori due uomini. Erano due padri, avevano due figlie. Poi si sono scopati le figlie, e se le sono scopate per bene, e poi le hanno fucilate"


"Non posso dirlo ad alta voce ma siamo stati troppo morbidi. Ora si parla tanto di crudeltà ma, se fossimo stati davvero crudeli, se davvero avessimo fatto scomparire quelle persone dalla faccia della terra, nessuno potrebbe parlarne. Le mezze misure, sono sempre un errore"


"Strade piene, belle da morire quelle ragazze. Ci passavamo accanto, le tiravamo dentro il camion, ce le sbattevamo e poi le buttavamo fuori di nuovo. Dovevi vedere come bestemmiavano!"


"La gente non mi preoccupava, ma mi dispiacerà per quei poveri cavalli fino alla fine dei miei giorni"

Nessun commento:

Posta un commento