mercoledì 11 luglio 2012

Gadda, L'Adalgisa. Adelphi




"Dopo I promessi sposi, non esiste, nella letteratura italiana, nessuna rappresentazione d'una città così ricca, complessa, variegata, sonora come nella bellissima L'Adalgisa. Come in Manzoni, la città è Milano: la storia, la società, la psicologia, la cultura, i costumi, i riti, la lingua, l'esistenza quotidiana di Milano, di cui Gadda vuole rappresentare la totalità enciclopedica. Niente deve sfuggire al suo sguardo onnicomprensivo di storico-psicologo-entomologo-mineralogista: nemmeno il minimo frammento o la minima possibilità. Gadda non riuscirà mai più in un'impresa così straordinaria" (Pietro Citati)



Carlo Emilio Gadda, "L'Adalgisa. Disegni milanesi" (Adelphi, pagg. 440, euro 24)



Grazie a un accordo tra Roberto Calasso (il noto scrittore, che è anche direttore editoriale di Adelphi) e Arnaldo Liberati (il nipote della governante Giuseppina, che Gadda scelse come erede) è iniziato il progressivo trasloco di tutte le opere di Gadda da Garzanti ad Adelphi. L'operazione è iniziata nel settembre 2011 con "Accoppiamenti giudiziosi" (euro 27, disponibile in libreria), e prosegue ora con "L'Adalgisa" (che originariamente doveva essere un romanzo, intitolato "Un fulmine sul 220", e poi diventa una raccolta di dieci racconti, tutti ambientati a Milano). L'Adalgisa di Adelphi costa il doppio dell'Adalgisa Garzanti (24 contro 12 euro) non solo perché è una prima edizione ma anche perché ha centinaia di note al testo (senza le quali Gadda si legge capendo la metà di quello che scrive...), oltre a un'ampia postfazione che racconta tutta la storia dell'opera.



Qui l'articolo in cui Pietro Citati presenta l'opera: http://www.corriere.it/cultura/12_luglio_02/citati-milano-gadda-citta-donne_c32008ec-c42f-11e1-8a5a-a551a87e60ad.shtml

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