martedì 13 novembre 2012

I Sestanti




I "Sestanti", la nuova collana di storia e saggistica diretta da Paolo Mieli.
Dopo la prima uscita, l'ottimo "Il manoscritto" di Stephen Greenblatt (gran libro che consiglio, sul del "De rerum natura" di Lucrezio e la sua avventurosa riscoperta nel XV secolo, Rizzoli, pagg. 366, euro 22), la seconda e la terza uscita della collana: Fritjiof Capra, "L'anima di Leonardo. Un genio alla ricerca del segreto della vita" (pagg. 434, euro 22); Stephen Gundle, "Dolce vita. Sesso, potere e politica nell'Italia del caso Montesi" (pagg. 386, euro 22)

L'ANIMA DI LEONARDO
La scienza e l'"anima", il corpo umano e i rilievi della crosta terrestre, il percorso vitale del sangue nelle vene e della linfa nelle piante: sono le corrispondenze di cui è intessuta l'opera di Leonardo, artista e scienziato, instancabile osservatore di una natura che amava moltissimo e in cui cercava le risposte a ciò che più lo affascinava: il mistero della vita. Fritjof Capra ci accompagna alla scoperta di un Leonardo sorprendente e poco conosciuto: l'uomo dall'immaginazione straordinaria che si cimentò in campi scientifici che all'epoca non avevano neppure un nome, dalla fluidodinamica all'anatomia e all'embriologia, con una passione e uno spirito che sarebbero rimasti ineguagliati nei secoli.


LA DOLCE VITA
Quando Wilma Montesi viene trovata morta a Torvajanica la Questura di Roma tenta di archiviare il caso in tutta fretta come "morte accidentale". Ma lo scandalo scoppia lo stesso, e si espande fino a lambire la politica: tra i presunti colpevoli c'è infatti Piero Piccioni, figlio di Attilio, erede designato di De Gasperi. Il processo infiamma la stampa e dalle gallerie di Via Margutta ai locali di Via Veneto, tra nobili, attori, paparazzi e avventuriere si moltiplicano mezze testimonianze e "sensazionali rivelazioni". Con il piglio narrativo di un romanziere, o di un regista, Stephen Gundle ricostruisce il caso e i suoi colpi di scena sullo sfondo dell'Italia della Dolce vita: una storia ancora viva nella memoria nazionale, come una sinistra avvisaglia di molti mali a venire.

Nessun commento:

Posta un commento