giovedì 21 febbraio 2013

Come ho imparato a detestare il Barcellona




"Una valanga di passaggi, ore intere di possesso palla, quantità impensabili di chilometri percorsi dai suoi piccoli maratoneti (...). Numeri su numeri su numeri. Il Barcellona è terribilmente noioso, ecco la verità. (...) Il suo gioco lento e avvolgente, la quantità industriale di palloni stoppati, lavorati e giocati dai suoi centrocampisti frenetici è una delle cose più deprimenti della storia del calcio (...). Che mondo lasceremo ai nostri figli, un mondo a misura di possesso palla?"

In libreria: Michele Dalai, "Contro il tiqui taca. Come ho imparato a detestare il Barcellona" (Mondadori, pagg. 120, euro 10)

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