sabato 2 febbraio 2013

L'ultimo alchimista. Cagliostro, mago nell'Età dei Lumi




Iain McCalman, "L'ultimo alchimista. Cagliostro, mago nell'Età dei Lumi" (Lindau, pagg. 344, euro 21, nuova edizione 2013)

Mago e ciarlatano, santo e ruffiano, alchimista, guaritore, iniziato e fondatore di una Massoneria mistica egiziana: Giuseppe Balsamo (alias Giuseppe Pellegrini, colonnello dell’esercito brandeburghese, alias conte Alessandro di Cagliostro, alias Grande Cofto, 1743-1795) è sicuramente una figura-chiave del ’700 europeo. Personalità enigmatica e proteiforme, capace di sfuggire a qualsiasi tentativo di delinearne con precisione i contorni, ha rappresentato meglio di chiunque altro lo spirito di avventura e la vena "irrazionale" del Secolo dei Lumi. Al tempo stesso abile truffatore e protagonista di vicende che hanno segnato la Storia (una su tutte: l’ "affare della collana di diamanti", scintilla della Rivoluzione francese), è stato anche un profondo conoscitore della psicologia e della natura umana, sempre pronto ad aiutare i poveri e i bisognosi, dispensando consigli e cure mediche più volte definite "miracolose" da testimoni suoi contemporanei.
Arrestato e processato dal Sant'Uffizio, Cagliostro viene rinchiuso a Castel sant'Angelo la notte del 27 dicembre 1789. Trasferito nel 1791 nella Rocca di San Leo, muore in cella nel 1795.

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