mercoledì 8 maggio 2013

I libri hanno bisogno di noi. George Steiner




George Steiner, "I libri hanno bisogno di noi" (Garzanti, rilegato, pagg. 96)

"L'incontro con il libro - al pari di quello con l'uomo o la donna destinati a cambiare la nostra vita, spesso in un momento di riconoscimento di cui non si è consapevoli - può essere del tutto casuale. Il testo che ci persuaderà di un'idea, ci farà aderire a un'ideologia e darà alla nostra esistenza un fine e una cifra interpretativa, poteva essere lì ad attenderci sullo scaffale delle occasioni, dei libri usati o di quelli in offerta.  Magari, impolverato e dimenticato, è appoggiato su un ripiano proprio accanto al volume di cui siamo alla ricerca. L'inconsueta sonorità della parola stampata sulla copertina deteriorata può catturare la nostra attenzione: Zarathustra, Il divano occidentale orientale, Moby Dick, Horcynus Orca. Finché un teso sopravvive, da qualche parte sulla terra, anche in un silenzio ininterrotto, è sempre capace di risuscitare. Walter Benjamin lo insegnava, Borges ne ha fatto la mitologia: un libro autentico non è mai impaziente. Può attendere secoli per risvegliare un'eco vivificante"  (George Steiner)

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