martedì 18 giugno 2013

Il peggiore. Ascesa e caduta di Massimo D'Alema



"D’Alema è una specie di re Mida: tutto quello che tocca diventa oro. Per Berlusconi" (Marco Travaglio)

Giuseppe Salvaggiulo, "Il peggiore. Ascesa e caduta di Massimo D'Alema e della sinistra italiana" (Chiarelettere, pagg. 246)


La peculiare parabola di Massimo D’Alema -- biografica, psicologica, politica -- disvela il senso profondo della crisi che ha colpito la sinistra italiana. Ha teorizzato il primato della politica e l’ha ridotta a puro tatticismo; voleva sbaragliare Berlusconi e lo ha fatto arricchire; idolatrava il partito e lo ha distrutto; ha partorito l’Ulivo e l’ha ammazzato in culla (“Prodi non capisce un cazzo di politica”); si proclama erede di Berlinguer ma si circonda di affaristi, coltivando passioni non certo popolari (le scarpe fatte a mano, Sankt Moritz, la barca a vela, gli chef stellati, gli abiti firmati). Ecco la storia di un uomo che spiega perché oggi la sinistra italiana si ritrova senza più una storia e senza una nuova identità.

Massimo D'Alema, frasi: “Prodi e Veltroni sono due flaccidi imbroglioni”, “Veltroni è un ragazzotto, "Prodi non capisce un cazzo di politica”, “La sinistra è una disgrazia che solo la destra rende accettabile”, ...

Giuseppe Salvaggiulo è giornalista del quotidiano “La Stampa”. Oltre al libro LA COLATA. IL PARTITO DEL CEMENTO CHE STA CANCELLANDO L’ITALIA E IL SUO FUTURO (Chiarelettere 2010), ha scritto FLOP. BREVE MA VERIDICA STORIA DEL PARTITO DEMOCRATICO (Aliberti Castelvecchi 2009).

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