martedì 17 settembre 2013

Robert Darnton. Il grande massacro dei gatti



Robert Darnton, "Il grande massacro dei gatti e altri episodi della storia culturale francese" (Adelphi, nuova edizione settembre 2013, pagg. 428)

«Robert Darnton possiede la curiosità investigativa del reporter di razza, la scrupolosità dello studioso e la sensibilità del romanziere». Così un illustre critico, Stanley Hoffmann, presentò questo libro quando apparve in America nel 1984 (già uscito in Italia, sempre per Adelphi, nel 1988, da tempo fuori catalogo).
Di fatto, il progetto di Darnton [di lui già qui in libreria anche "Il grande affare dei Lumi. Storia editoriale dell'Encyclopédie 1775-1800", Adelphi, pagg. 754] è estremamente ambi­zioso: si tratta, nelle parole del­l’autore, «di mostrare non solo che cosa pensava la gente, ma come pensava – come interpretava il mondo, gli dava un senso e gli conferiva un significato emotivo». Così Darnton ha scelto la via di illuminare la sensibilità e i modi di vita del Settecento francese, in ambienti disparati, attraverso sei storie, in gran parte basate su inediti documenti di archivio.

Si passa dal «grande massacro dei gatti», feroce vicenda che si svolge nell’ambiente artigiano di Parigi, alle indagini di un ispettore di polizia che sorveglia le attività di scrittori considerati pericolosi per il regime; dalle strategie di Diderot e d’Alembert nel corso dell’immenso lavoro per l’Ency­clo­pé­die alle singolari reazioni dei lettori allo scrittore che scosse radicalmente la sensibilità dell’epoca: Rousseau. E il saggio iniziale illumina il truculento folklore contadino che fa da sfondo alle grandi fiabe di Perrault e Madame d’Aulnoy.

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