mercoledì 23 ottobre 2013

Latino per giardinieri



Lorraine Harrison, "Latino per giardinieri" (Guido Tommasi Editore, rilegato, pagg. 226)

Cosa c’è in un nome?
Shakespeare fa dire a Giulietta che quella che chiamiamo “rosa” avrebbe lo stesso dolce profumo anche se avesse un altro nome.
È vero, i nomi non sono le cose: sono molto di più!
Provate a sfogliare “Latino per giardinieri” e ci troverete uno scrigno di preziose informazioni, corredate da immagini delicate ed eleganti.
Vi sono elencati 3.000 termini che dimostrano come il latino botanico possa suggerire la provenienza di una pianta (e, di conseguenza, le condizioni ambientali più congeniali alla sua crescita), oltre a descriverne l’aspetto, la forma, il colore, il sapore e il profumo.
Alcune piante sono descritte nel dettaglio, con riferimenti a caratteristiche fisiche e culturali che spiegano il nome che le contraddistingue, portando alla luce storie avvincenti e poco note.
A completare il tutto, alcuni interessanti articoli narrano le avventure di importanti “cacciatori di piante” come Sir Joseph Banks e Alexander von Humboldt e spiegano come le loro scoperte abbiano influenzato l’aspetto che hanno oggi i nostri giardini.
Con l’aiuto di questo libro, ogni giardiniere potrà attingere alla ricchezza di informazioni che si cela dietro una nomenclatura latina: una rosa non sarà mai più soltanto un bel fiore profumato.

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