sabato 2 novembre 2013

Acqua santissima. La Chiesa e la 'ndrangheta



Nicola Gratteri-Antonio Nicaso, "Acqua santissima. La Chiesa e la 'ndrangheta" (Mondadori, pagg. 198)

A partire dall'Ottocento e per decenni gli uomini della 'ndrangheta hanno beneficiato del silenzio e dell'indifferenza (spesso interessati) della Chiesa. Solo dagli anni Cinquanta cominciano a registrarsi le prime denunce e le prime lettere pastorali, e la 'ndrangheta diventa un «cancro esiziale».
Nicola Gratteri, procuratore aggiunto presso la Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, e Antonio Nicaso, studioso tra i massimi esperti mondiali di 'ndrangheta, raccontano le storie dei tanti sacerdoti e vescovi che hanno accettato le logiche della 'ndrangheta, e dei pochi che, invece, hanno avuto il coraggio di far sentire la propria voce e di denunciare un'organizzazione criminale che ha spesso modellato i propri riti di affiliazione sulle cerimonie liturgiche della tradizione cattolica, servendosi delle feste religiose e dei simboli cristiani per creare alleanze, costruire vincoli e rafforzare così il proprio potere. E lanciano un chiaro messaggio: o si consolida la coraggiosa esperienza pastorale finora maturata o il potere devastante della 'ndrangheta continuerà inesorabilmente ad affermarsi nelle città, nei paesi, nelle campagne, ma soprattutto tra i giovani.

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