martedì 28 gennaio 2014

Gabriele d'Annunzio



Lucy Hughes-Hallett, "Gabriele d'Annunzio. L'uomo, il poeta, il sogno di una vita come opera d'arte" (Rizzoli, rilegato, pagg. 632)

Tra la ristrettezza mentale, la corruzione e le tensioni sociali del neonato regno d'Italia e la Belle Èpoque parigina, tra la grande guerra, i rivolgimenti europei e l'ascesa del fascismo e del nazismo, Gabriele D'Annunzio (1863-1938) ha trascorso l'esistenza creando e alimentando il suo mito. Dagli amori esagerati alla ferocia dei suoi discorsi pubblici, dai capolavori letterari all'impresa di Fiume, dalla corrispondenza col Duce fino all'esilio del Vittoriale, questo libro ci parla di un personaggio complesso e contraddittorio, straordinariamente dotato come artista, carismatico, capace di amare in modo tenero e smodato, ma spesso sgradevole, estremo, razzista.

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