mercoledì 29 gennaio 2014

Il popolo che disse no



Bo Lidegaard, "Il popolo che disse no. La storia mai raccontata di come una nazione sfidò Hitler e salvò i suoi compatrioti ebrei" (Garzanti, rilegato, pagg. 466)

Danimarca, 1943. L'esercito nazista occupa il paese da oltre due anni, e la potenza politica e militare di Hitler sembra inarrestabile. Ma quando cominciano a trapelare notizie di un imminente rastrellamento dell'intera comunità ebraica, tutto il popolo danese sceglie di ribellarsi. Il re, i ministri e il parlamento si stringono attorno ai propri concittadini, e mentre il governo utilizza le sue risorse diplomatiche per ostacolare i piani tedeschi, un allarme viene inviato alle famiglie in pericolo. Per quattordici giorni gli ebrei danesi sono assistiti, nascosti e protetti da persone comuni che spontaneamente aiutano i propri compatrioti diventati improvvisamente dei rifugiati. Su 7000 ebrei, 6500 riescono a salvarsi dai campi di concentramento raggiungendo la Svezia con ogni tipo di imbarcazione.

Bo Lidegaard narra per la prima volta la storia di questo esodo straordinario e descrive le due settimane, dal 26 settembre al 9 ottobre 1943, in cui un intero popolo ha compiuto la più normale e allo stesso tempo eroica delle azioni: salvare i propri fratelli. Gli anonimi cittadini danesi si affiancano così a Oskar Schindler e Giorgio Perlasca nella ideale Galleria dei Giusti della Shoà.

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