giovedì 20 marzo 2014

Andrea Kerbaker - Breve storia del libro



ANDREA KERBAKER, "BREVE STORIA DEL LIBRO (A MODO MIO)" (Ponte alle Grazie, pagg. 272)

C’è George Bernard Shaw che rimprovera Alfred Nobel: «Si può perdonargli l’invenzione della dinamite, ma soltanto un diavolo travestito da uomo avrebbe potuto inventarsi il premio Nobel». Oppure Beckett, che a ritirare il riconoscimento proprio non ci va; c’è Gutenberg che inventa la stampa a caratteri mobili e poi fallisce miseramente, dimenticato da tutti; ci sono i reading di poesia degli antichi romani, per un pubblico distratto come e quanto quello dei nostri contemporanei; ci sono i censori del Seicento che tagliano e tagliano, e poi tagliano ancora; ci sono i rotoli di pergamena che a Roma si chiamano volumina. Ci sono Petrarca e John Milton, Cervantes ed Erasmo da Rotterdam, ci sono libri fondamentali che vendono qualche decina di copie, successi commerciali di scarsissimo valore, e librai attenti alla qualità con le mani nei capelli...

Nessun commento:

Posta un commento