venerdì 9 maggio 2014

Zingales - Europa o no



LUIGI ZINGALES, "EUROPA O NO. Sogno da realizzare o incubo da cui uscire" (Rizzoli, pagg. 218)

A due anni di distanza dal "Manifesto capitalista" (disponibile, Rizzoli, pagg. 420) torna nelle librerie Luigi Zingales con il suo nuovo libro sull'Unione Europea

Tanto l’euro quanto l’unificazione europea sono stati celebrati – come già fu per l’unificazione italiana – come ideali romantici, che non lasciavano spazio per un’analisi economica dei costi e dei benefici. Oggi, però, il “meraviglioso esperimento” di cui parlava Robert Schuman, il sogno di una “pace perenne” dopo secoli di guerre, si è trasformato in un incubo: quella stessa Unione creata per favorire lo spirito europeo sta diventando una prigione, che istiga all’odio etnico e alimenta i peggiori stereotipi.

Tenendosi a distanza dall’europeismo fanatico e dall’antieuropeismo irrazionale, Luigi Zingales analizza i fondamenti economici e le scelte politiche dell’attuale Unione Europea, vista non come fine ma come mezzo per garantire la libertà, la pace e la prosperità del nostro continente, e mette a fuoco alcune verità necessarie. Prima fra tutte che questa Europa è un patto faustiano tra Francia e Germania, che riserva al Sud del continente, e quindi all’Italia, un ruolo di comprimario e spesso di vittima. Dobbiamo ammettere che, così com’è, l’Europa non è sostenibile, ma il progetto europeo è ancora salvabile, a patto di riforme radicali in tempi brevi. Allo stesso modo dobbiamo ammettere che la crisi strutturale in cui l’Italia è precipitata negli ultimi vent’anni non è colpa dell’euro né può essere risolta con la nostra uscita dall’euro. Il vero problema è che abbiamo smesso di crescere, e in particolare ha smesso di crescere la nostra produttività. Se non invertiamo questa tendenza, non possiamo competere in Europa e nel mondo, non possiamo sostenere il debito pubblico, non possiamo offrire ai nostri figli un futuro nel nostro Paese, Europa o no.

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