mercoledì 22 ottobre 2014

I filosofi parlano di felicità

[Ne approfitto per ricordare tutti gli appuntamenti di ottobre e novembre co-organizzati dalla Libreria Torriani Di Canzo: http://libreriatorriani.blogspot.it/2014/10/incontri-e-presentazioni-libri-ottobre.html ]
[Prossimo appuntamento - ricordo - Lorenzo Morandotti e Laura Bianchi ad Asso venerdì 24 ottobre alle ore 21.00: http://libreriatorriani.blogspot.it/2014/10/lorenzo-morandotti-e-laura-bianchi-ad.html ]

[Poi - ricordo - domenica 26 ottobre Franco Minonzio - il Medeghino ad Alserio alle ore 17.30: http://libreriatorriani.blogspot.it/2014/10/franco-minonzio-il-medeghino-ad-alserio.html ]





Fulvia De Luise - Giuseppe Farinetti, "I FILOSOFI PARLANO DI FELICITA' " (Einaudi):
- VOL. I LE RADICI DEL DISCORSO (pagg. XX - 196)
- VOL. II TRA I MODERNI (pagg. XXIV - 728)

Medici dell'anima, o del disordine della mente, i filosofi hanno dispensato diagnosi e prescrizioni per rendersi felici con cognizione, indagando ogni piega del rapporto dell'individuo con se stesso, con gli altri, con la precarietà dell'esistenza. Il libro intende presentare al lettore, introducendoli e commentandoli, i testi che esprimono con particolare forza la pretesa strategica che ha accompagnato a lungo la ricerca filosofica, dialogando spesso con gli altri saperi a disposizione di ciascuna epoca.

Il primo volume risale alle origini stesse della storia del pensiero, riconoscendo a queste voci un indiscutibile primato nel configurare una gamma di alternative poi sempre rivisitate. Il secondo volume ne presenta importanti sviluppi in alcune aree di discussione dell'età moderna. Da Pascal a Spinoza, da Hobbes a Kant, da Rousseau a Marx e Nietzsche, la questione si rinnova e diventa piú complessa, rispetto all'universalismo fiducioso degli antichi, imponendo di superare alcuni parametri di implicita esclusione: il genere, la classe, la fede religiosa. L'ultima sezione documenta il disincanto intervenuto in questa prospettiva di ricerca. Un'appendice su Darwin chiude la rassegna, indicando nel suo nome lo scenario scientifico imprescindibile per rilanciare oggi il discorso dei filosofi sulla felicità.

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