martedì 28 ottobre 2014

Lucky Luciano. La prima trattativa stato-mafia



Carlo Maria Lomartire, "LA PRIMA TRATTATIVA STATO-MAFIA. LUCKY LUCIANO E GLI STATI UNITI 1942-1946" (Mursia, pagg. 168)

Durante il Secondo conflitto mondiale, nelle settimane successive all’entrata in guerra degli Stati Uniti, decine di mercantili in partenza dal porto di New York diretti in Europa per rifornire gli Alleati vennero affondate da sommergibili tedeschi e italiani durante la traversata dell’Atlantico. Il Nis, l’intelligence della Marina, accertò che il nemico era informato da lavoratori del porto e si rivolse al sindacato degli scaricatori, controllato dalla mafia, per bloccare il flusso di informazioni. È l’inizio di una collaborazione tra i servizi segreti americani e Charles «Lucky» Luciano, al secolo Salvatore Lucania, in carcere dal ’36 ma ancora il boss dei boss della costa orientale. Un’«alleanza perversa» che bloccò il sabotaggio nel porto di New York e poi proseguì nell’organizzazione dell’«operazione Husky», favorendo lo sbarco americano in Sicilia.

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