martedì 4 novembre 2014

Storia del sigaro



Luigi Ferri, "STORIA DEL SIGARO. Mitologia, tradizione e cultura" (Nuova Edizione, Odoya, immagini, pagg. 656)

Una Storia del sigaro con importanti richiami anche alla storia del tabacco. Un viaggio che ripercorre, dalle origini, culture e tradizioni attraverso un excursus storico, antropologico e di costume. 

Scoperto da Cristoforo Colombo nel suo viaggio verso le Indie Occidentali, il tabacco è la pianta non commestibile più diffusa in tutti i tempi e in tutte le aree geografiche. Ricchissimo di significati simbolici, a cominciare dal suo originario impiego nelle cerimonie religiose degli indios amerindi, una volta introdotto nel Vecchio Mondo ha assunto altre funzioni, prima ornamentali e medicamentose, poi voluttuarie. 

Perché il sigaro? Perché il tabacco, tra i suoi diversi derivati, ha conservato nel sigaro le impronte dei suoi antichi significati rituali e antropologici, arricchiti in epoca moderna dall’incontro delle culture indios con quelle africane ed europee immigrate nel Nuovo Mondo. Anche per questo, il sigaro è il manufatto che più di ogni altro ha alimentato la nascita di storie e tradizioni paragonabili solo a quelle legate al vino. 

Dalla diffusione del tabacco nel mondo alle diverse modalità di consumo, dalla botanica e coltivazione della pianta alla filiera produttiva; dalla manifattura nelle fabbriche di sigari alle tipologie di sigari in commercio oggi e in passato; dai paesi produttori di sigari all’analisi dei singoli “terroir”, partendo da Cuba per arrivare a Rep. Dominicana, Nicaragua, Honduras, Brasile, usa, Messico, Indonesia, Filippine... senza dimenticare naturalmente l’Italia e le sue bicentenarie tradizioni legate al sigaro Toscano.

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