mercoledì 10 giugno 2015

Gadda-Parise: Se mi vede Cecchi sono fritto



Novità in libreria: CARLO EMILIO GADDA - GOFFREDO PARISE, " «Se mi vede Cecchi, sono fritto». Corrispondenza e scritti 1962-1973 " (Adelphi, pagg. 346)

Gadda e Parise cominciano a frequentarsi nel 1961, allorché Parise acquista una casa a Monte Mario, non lontano dall'appartamento di via Blumenstihl 19 dove Gadda è approdato dopo lunghe peregrinazioni e innumerevoli camere d'affitto. Gadda ha quasi settant'anni, è sopraffatto da una gloria tardiva, atterrito dai «fucili puntati» di Garzanti e Einaudi e dalle «onoranze» che gli vengono tributate, oppresso dai ricordi, straziato da un'«orrenda solitudine». Parise ha poco più di trent'anni, cinque romanzi – fra cui un bestseller, Il prete bello – al suo attivo e una MGb rossa; è scettico, già annoiato dal successo, forse persino sazio del suo talento, ma capace di ammirare; capisce al volo le persone e ama metterle a nudo sottoponendole a scherzi atroci. Inaspettatamente, i due diventano amici. 

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