martedì 13 ottobre 2015

Colazione con Lucian Freud



Novità in libreria: Geordie Greig, "COLAZIONE CON LUCIAN FREUD. RITRATTO DI UNA VITA NELL'ARTE" (Mondadori, pagg. 272)

Quando, nel dicembre del 1993, il Metropolitan Museum di New York organizzò la prima grande esposizione delle sue opere, Lucian Freud – nipote del celebre Sigmund – non era più che un pittore di nicchia, lasciato indietro dalle avanguardie e a lungo trascurato dalla critica. Per lui, ultimo artista bohémien, amante insaziabile dall'esistenza sensuale e disordinata nonché giocatore d'azzardo perseguitato dai debiti, in quell'occasione si aprirono finalmente le porte del mercato internazionale dell'arte. Da quel momento i suoi quadri, da sempre considerati scioccanti, pericolosi e inquietanti, hanno iniziato ad essere battuti alle aste per cifre da capogiro, e Freud è stato celebrato e viene celebrato come il più grande pittore figurativo del nostro tempo.

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