martedì 1 dicembre 2015

Margherita Sarfatti



Novità in libreria: Rachele Ferrario, "MARGHERITA SARFATTI. LA REGINA DELL'ARTE NELL'ITALIA FASCISTA" (Mondadori, pagg. 420)

La maggior parte del pubblico la conosce solo come «l'amante del duce». La sua figura è rimasta a lungo «appiattita» su quella di Mussolini. In realtà Margherita Sarfatti (1880-1961) rivestì un ruolo da protagonista, soprattutto in campo artistico, ma anche in politica e nel forgiare l'ideologia del fascismo.

Colta, elegante, raffinata, Margherita nasce a Venezia nel 1880 da una ricca famiglia ebrea, i Grassini. Fin da giovane frequenta Antonio Fogazzaro e Guglielmo Marconi, conosce la regina Elena e il patriarca Sarto, futuro papa Pio X. Intelligente, inquieta e curiosa, è decisa a occupare un posto in prima fila nella vita, in un tempo in cui le donne potevano dedicarsi tutt'al più alla filantropia. Il suo salotto di Milano, un vero laboratorio del pensiero artistico del tempo, è frequentato da futuristi come Marinetti e Carrà, Russolo e Boccioni – con cui intreccia una storia d'amore –, i pittori di Novecento (Sironi, Funi, Bucci), letterati e poeti come d'Annunzio e Ada Negri, e da un giovanotto trasandato ma ambizioso di nome Benito Mussolini. Tra i due scoppia presto la passione, ma nasce anche un proficuo sodalizio in cui ognuno si serve dell'altro...

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