venerdì 19 febbraio 2016

Nostalgia dell'antico e fascino della macchina



Novità in libreria NUOVA EDIZIONE: Horst Bredekamp, "NOSTALGIA DEL'ANTICO E FASCINO DELLA MACCHINA. IL FUTURO DELLA STORIA DELL'ARTE" (il Saggiatore, pagg. 160)

Qual è il futuro dell’arte? E in che modo le nuove tecnologie stanno cambiando il modo di guardare?

Per rispondere a queste domande, è necessario risalire alla frattura tra arte e tecnica, gioco e utilità, che si è aperta in epoca moderna. Guidato da questa idea, Horst Bredekamp perlustra le Kunstkammern rinascimentali, collezioni eclettiche nate in tutta l’Europa aristocratica per includere curiosità naturali e prodotti dell’ingegno umano, e in cui le opere d’arte compaiono accanto ai ritrovati della tecnica e alle manifestazioni più esotiche del mondo biologico. Bredekamp illumina la stretta parentela tra l’ammirazione per le sculture antiche e l’attrazione esercitata dalle macchine, individuandone il materiale connettivo nell’idea dell’uomo come «secondo dio» che, in quanto creatore, infrange le barriere tra natura, arte e tecnica. Questa logica entra in crisi quando l’industrializzazione impone il criterio dell’utilità, relegando l’arte nello spazio angusto, ancorché nobile, del superfluo: è la fine delle «camere delle meraviglie» e l’inizio del moderno museo; soprattutto, è il momento in cui si disarticola l’unità concettuale di arte e meccanica. L’aspirazione a mostrare la potenza metamorfica della materia attraverso il gioco si riafferma oggi sullo schermo del computer, dove l’immagine nasce sia nel processo del pensiero logico sia in forza dell’associazione ludica. Grazie alla proprietà intrinseca del digitale di travalicare i confini, la cultura del computer coniuga meraviglia, gioco e utilità ripristinando le forme di visione e di pensiero proprie della Kunstkammer.

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