Durante quasi cinquant'anni - tra il 1945 e il 1991 - i mari e gli oceani di tutto il mondo si riempirono di sottomarini a propulsione atomica sempre più grandi. Imbarcavano armi micidiali, i giganteschi missili dotati di testate nucleari di una potenza tale da spazzare via la vita dall'intero pianeta. Erano gli strumenti invisibili della cosiddetta «deterrenza». Potevano rimanere per settimane sott'acqua senza riemergere, sfuggendo così ai radar. A modo loro garantirono quella che venne chiamata «la pace del terrore atomico».
VENDITA LIBRI, CD, DVD, VINILI, BLU RAY / bonus 500 euro CARTA DEL DOCENTE e 18enni 18 APP / SPEDIZIONI DI LIBRI IN TUTTA ITALIA / Libreria Torriani di Luigi Torriani. La Libreria di Canzo, la Libreria del Triangolo Lariano Canzo (COMO), via Brusa 6/8 Tel. 031670264 / Cell. 3488227468 / Mail libreria.torriani@gmail.com ORARIO: APERTO DA MARTEDÌ A SABATO DALLE 9.00 ALLE 12.30 E DALLE 15.00 ALLE 19.30 / CHIUSO DOMENICA E LUNEDÌ
martedì 15 novembre 2016
Guerra sotto il mare
Novità in libreria: Sergio Valzania, "Guerra sotto il mare. Il fronte subacqueo nella guerra fredda 1945-1991" (Mondadori, pagg. 264)
Durante quasi cinquant'anni - tra il 1945 e il 1991 - i mari e gli oceani di tutto il mondo si riempirono di sottomarini a propulsione atomica sempre più grandi. Imbarcavano armi micidiali, i giganteschi missili dotati di testate nucleari di una potenza tale da spazzare via la vita dall'intero pianeta. Erano gli strumenti invisibili della cosiddetta «deterrenza». Potevano rimanere per settimane sott'acqua senza riemergere, sfuggendo così ai radar. A modo loro garantirono quella che venne chiamata «la pace del terrore atomico».
Durante quasi cinquant'anni - tra il 1945 e il 1991 - i mari e gli oceani di tutto il mondo si riempirono di sottomarini a propulsione atomica sempre più grandi. Imbarcavano armi micidiali, i giganteschi missili dotati di testate nucleari di una potenza tale da spazzare via la vita dall'intero pianeta. Erano gli strumenti invisibili della cosiddetta «deterrenza». Potevano rimanere per settimane sott'acqua senza riemergere, sfuggendo così ai radar. A modo loro garantirono quella che venne chiamata «la pace del terrore atomico».
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