Vienna, 1919. Quella che solo pochi anni prima era la magnifica capitale di un grande impero è in rovina: miseria, fame, borsa nera, donne costrette a prostituirsi, migliaia di senzatetto, rifugi pieni di reduci di guerra, rabbia sociale, frustrazione per la disfatta e per il crollo dell'impero austro-ungarico. Il romanzo si apre con l'omicidio di un reduce della prima guerra mondiale: l'assassino gli spara alla testa in un bosco alla periferia della città e cerca di farlo sembrare un suicidio. A indagare c'è August Emmerich, che insieme al suo assistente, il giovane e inesperto Winter, sta pedinando un borsanerista...
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