Quando nel 1934 Pablo Neruda giunge a Madrid, García Lorca lo presenta come «un poeta più vicino alla morte che alla filosofia; più vicino al dolore che all'intelligenza; più vicino al sangue che all'inchiostro». Gabriele Morelli, che ha avuto la fortuna di conoscere personalmente Neruda, ripercorre le stagioni della sua immensa produzione letteraria, attraverso un confronto serrato tra vita, opera e politica.
Nessun commento:
Posta un commento