Dopo il processo e il giudizio di Pilato, Gesù trascorre la sua ultima notte in cella. Nello spazio-tempo creato dalla penna di Amélie Nothomb, prende vita questo romanzo in prima persona in cui la figura di Cristo racconta di sé sulla soglia della propria morte. Ne viene fuori una preghiera urlata come un tributo alla vita, come un inno alla fragilità dell'umano, alla paura, alla sofferenza, alla compassione, a quella strana cosa che si chiama amore.
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