Terra di lacrime. L'esplorazione e il saccheggio dell'Africa equatoriale

Novità in libreria: Robert Harms, "Terra di lacrime. L'esplorazione e il saccheggio dell'Africa equatoriale" (Einaudi, pagg. 528)

Per secoli, gli abitanti della foresta pluviale del Congo tennero a distanza le dirompenti forze dell’economia globale. Ma alla fine dell’Ottocento, in sole tre decadi, il cuore dell’Africa venne completamente trasformato; tanto che all’inizio del Novecento, il bacino del fiume Congo era diventato uno dei luoghi più sfruttati della Terra. Al centro di questo processo vi furono all'inizio tre uomini: Henry Morton Stanley, un esploratore gallese che lavorava per conto del re Leopoldo del Belgio; Pierre Savorgnan de Brazza, un italiano originario dello Stato Pontificio che fondò un impero in nome della Francia; e Tippu Tip, un uomo di nascita mista (africana e araba) che costruì un vasto impero commerciale nell’Africa equatoriale, prima per il sultano di Zanzibar e poi alle dipendenze di Leopoldo. 

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