mercoledì 1 febbraio 2012

Cellulari, tumori e tutto quello che le lobby non dicono

"Toglietevelo dalla testa. Cellulari, tumori e tutto quello che le lobby non dicono", editore Chiarelettere, pagg. 358, euro 15.
Inchiesta del giornalista di Repubblica Riccardo Staglianò sulla correlazione tra uso del cellulare e tumori al cervello, e sulle spietate strategie delle multinazionali (che tra l'altro coprono di soldi decine di centri studi perché sminuiscano pubblicamente i rischi connessi alll'uso del cellulare) per nascondere i dati scientifici e difendere il più grande business del nuovo millennio.
"Prove ce ne sono, e parecchie. Nel 2011 l'Agenzìa internazionale per la ricerca sul cancro ha inserito il telefonino tra i possibili cancerogeni. I manuali di istruzione dicono di tenerli da 1,5 a 2,5 centimetri dall'orecchio (perché? E soprattutto: chi lo fa davvero?). In molti paesi precise disposizioni sanitarie raccomandano di non farli usare ai bambini, di non lasciarli sotto il cuscino di notte (come fanno molti adolescenti in attesa del fatidico sms prima di dormire). Una sentenza del Tribunale di Brescia ha stabilito un risarcimento a carico dell'Inail per un ex manager colpito da un tumore alla testa causato dall'uso eccessivo del cellulare. (...) Lo scenario di una maggiore incidenza di tumori al cervello tra i forti utilizzatori di cellulari negli anni 2020 e 2030 è un'eventualità che gli assicuratori hanno preso largamente in considerazione, (...) e i Lloyd's di Londra rifiutano di coprire i produttori di telefoni cellulari contro i rischi alla salute che possono derivare dai loro apparecchi".
"Si tratta di un'antenna a microonde. Ci cuociamo il cervello quando ci teniamo attaccato il ricevitore. (...) E' la notizia più trasversale dell'ultimo quarto di secolo. Con una spaventosa posta economica in gioco. E in quanti ce ne occupiamo? Due gatti in tutto il mondo".

Qui il video di presentazione: http://www.youtube.com/watch?v=ylyBsX8VFxo

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