"Carte inaspettate" di Julio Cortázar (Einaudi, pagg. 324, prefazione di Antonio Tabucchi, euro 20).
Julio Cortázar (1914-1984), nato in Belgio da un funzionario dell'ambasciata argentina, a Buenos Aires dall'età di quattro anni, negli ultimi anni emigra in Francia per contrasti con il governo di Perón (oggi è sepolto a Parigi, nel cimitero di Montparnasse). Professore di Letteratura francese all...'Università di Cuyo, traduttore spagnolo di Edgar Allan Poe, impegnato politicamente a sinistra, vicino al Cile di Allende e alla rivoluzione sandinista in Nicaragua, amato da Borges e da Calvino, che dagli anni '50 apre a Cortázar le porte dell'Einaudi, spingendo per la traduzione in italiano di tutte le sue opere (Il gioco del mondo, Bestiario, Racconti, ...).
"Carte inaspettate" è una raccolta di inediti di Cortázar: racconti, articoli giornalistici, interviste, poesie, brevi saggi sulla letteratura, sul cinema, sulla fotografia, sul jazz, ricordi di viaggio, ricordi degli amici.
"Deve venire da qualche parte che non è parte
di nessuna,
dal quarto lato di quel triangolo formato
da due birre e la ragazza bionda,
in questo Pub di Chelsea. Semplicemente
tanto amore per Glenda.
Le patate fritte puzzano di pesce
e il pesce non puzza: slittamenti
e sostituzioni, queste righe
e il barman dai capelli rossi e i Pink Floyd,
ogni cosa sposta ciò che è vicino, lo spinge
a levigarsi e splendere come il bambino che sboccia
da una donna.
Ma qui non c'è un come: le cose
sono quel che sono perché sono altre.
So soltanto che respiro,
tanto amore per Glenda".
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