giovedì 16 febbraio 2012

L'intransigente

"L'intransigente" di Maurizio Viroli (Laterza, pagg. 178, euro 15).
Il politologo Maurizio Viroli (Università della Svizzera italiana, Università di Princeton, colaboratore del Fatto Quotidiano), già autore del celebre "La libertà dei servi", torna con un pamphlet dedicato alla (mancanza di) intransigenza nel nostro Paese. Viroli individua il grande difetto politico (e morale) degli italiani nella carenza di intransigenza anche da parte degli oppositori, nella tendenza piuttosto ad essere perennemente accomodanti, incerti, blandi e inclini al compromesso nei confronti di qualsiasi classe politica e di qualsiasi scandalo.

"La libertà italiana è sempre stata fragile perché troppo pochi sanno essere intransigenti. (...) Un popolo abituato a transigere con la coscienza e con Dio non è capace di essere intransigente con gli uomini. (...) Così le libere repubbliche del tardo Medio Evo non hanno saputo proteggersi dalla tirannide e dal dominio straniero; lo Stato liberale nato dal Risorgimento nel 1861 è stato distrutto cinquant'anni dopo dal fascismo; la Repubblica democratica nata il 2 giugno 1946 è degenerata nel sistema berlusconiano. (...) E anche oggi che Berlusconi, non il berlusconismo, sembra uscito di scena l'intransigenza rappresenta l'unica strada per far riacquistare credibilità ed incisività ad una classe politica smarrita, senza idee e strategie. Purtroppo, però, torna il ripetersi di una storia già vista: un rinnovato clima di concordia e collaborazione, capace di far dimenticare gli errori e le malefatte del recente passato, in nome di un non ben definito interesse nazionale. Ma la storia insegna che questa è la ricetta per offrire ai servi del passato regime la possibilità di avere presto la loro rivincita e per avvilire ancora una volta le forze migliori che hanno lottato e lottano per fare dell'Italia un Paese dove non vincano i prepotenti e i furbi".

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