"L'uomo che credeva di essere morto e altri casi clinici sul mistero della natura umana" di Vilayanur S. Ramachandran (Mondadori, pagg. 380, rilegato, euro 20).
In stile Oliver Sacks (L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello, L'isola dei senza colore, Zio Tungsteno, Musicofilia, Risvegli, Un antropologo su Marte, Vedere voci, Su una gamba sola, L'occhio della mente,....tutti disponibili in libreria) il grande neurologo e psicologo indiano Vilayanur S. Ramachandran racconta il funzionamento e i misteri del cervello umano narrando le storie dei suoi pazienti colpiti da difetti genetici e lesioni cerebrali (l'uomo che ha subito l'amputazione di un arto ma continua ad avvertirne la presenza, l'uomo che "vede" le note musicali, che sente il sapore degli oggetti che tocca, l'uomo che viveva credendo di essere morto,...).
"Perché alcune persone ci attraggono sessualmente? Perché ci affascina una certa melodia, un quadro o un tramonto? Come è nato il linguaggio? Come fa il cervello a dare origine alla coscienza? Ognuno di noi, almeno una volta, si sarà posto qualcuna di queste domande, accontentandosi magari di risposte improvvisate, oppure rassegnandosi a ritenerle insolubili. Il famoso neuroscienziato Vilayanur S. Ramachandran le considera invece stimolanti per approfondire ulteriormente, con il suo inconfondibile stile intuitivo 'alla Sherlock Holmes', lo studio di quell'affascinante enigma che sono ancor oggi le connessioni tra corpo, mente e cervello. Il metodo da lui adottato non si basa infatti su astruse categorie filosofiche, ma sull'osservazione concreta dei pazienti"
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