"Il mio pensiero non vi lascia. Lettere a Gianfranco Draghi e ad altri amici del periodo fiorentino" di Cristina Campo (Adelphi, pagg. 282, euro 24).
Cristina Campo, pseudonimo di Vittoria Guerrini (1923-1977), scrittrice, poetessa, traduttrice (ha tradotto diverse opere di Simon Weil, Virginia Woolf, John Donne, Katherine Mansfield,...), cattolica tradizionalista, amica di Mario Luzi, Maria Zambrano, Andrea Emo, compagna del filosofo francese Elémire Zolla. Editorialmente quasi dimenticata, Cristina Campo viene riscoperta negli ultimi anni soprattutto da Adelphi e soprattutto per le sue lettere.
In questa nuova uscita Adelphi propone le lettere scritte da Roma (dove Cristina Campo fu costretta a trasferirsi abbandonando Firenze nel 1956, per seguire il padre chiamato a dirigere il Conservatorio di Santa Cecilia) agli amici del periodo fiorentino, e in particolare all'amico scrittore Gianfranco Draghi, antifascista militante del partito d'Azione, poi federalista europeo, artista, psicologo tra i primi a introdurre la psicoanalisi junghiana in Italia.
"Vivere, certo, mio caro amico. Non c'è nulla di più - nulla di meno - da fare. Quanto ad essere felici, questo è il terribilmente difficile, estenuante. Come portare in bilico sulla testa una preziosa pagoda, tutta di vetro soffiato, adorna di campanelli e di fragili fiamme accese; e continuare a compiere ora per ora i mille oscuri e pesanti movimenti della giornata senza che un lumicino si spenga, che un campanello dia una nota turbata".
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