martedì 17 aprile 2012

Aldo Nove. Giancarlo Bigazzi, il geniaccio della canzone italiana


Aldo Nove, "Giancarlo Bigazzi. Il geniaccio della canzone italiana" (Bompiani, pagg. 218, immagini, euro 17).


Un grandissimo scrittore italiano racconta la storia di un grandissimo paroliere e compositore, Giancarlo Bigazzi (5 settembre 1940-19 gennaio 2012), che ha firmato - restando nell'ombra - tutti i più grandi successi della musica leggera italiana degli ultimi cinquant'anni (Luglio, Un colpo al cuore, Si può dare di più, Gli altri siamo noi, Rose rosse, Montagne verdi, Sole che nasce sole che muore, Lisa dagli occhi blu, Gloria, Ti amo, Gente di mare, Gli uomini non cambiano, Non amarmi, T'innamorerai, Bella stronza, Ti vorrei, ...). Un "geniaccio" che oggi molti non conoscono ma che ha scritto innumerevoli successi per Mina, Celentano, Tozzi, Raf, Caterina Caselli, Morandi, Patty Pravo, Massimo Ranieri, Ruggeri, Marcella Bella, Masini, Gianni Bella, i Camaleonti, Fausto Leali, Ornella Vanoni, Mia Martini, Milva, ...


"C'era una volta l'Italia. L'Italia bambina. L'Italia che una mattina... L'Italia delle canzoni. Le canzoni, ovunque: nell'aria. (...) Uno dei più grandi maghi della canzone, in Italia, è stato Giancarlo Bigazzi. (...) E ognuna di quelle canzoni ha segnato un pezzo della nostra storia, ha fatto da colonna sonora a un amore, a una riflessione sulla vita, a tante di quelle prime volte che ricordiamo associandole alla musica che le ha rese uniche. (...) Uno dei più grandi scrittori dello scorso secolo, Marcel Proust, diceva che la più umile delle canzoni ha la capacità di portarci indietro con la memoria, di farci ricordare il nostro passato più delle più alte opere letterarie. E' vero. (...) E questo è un miracolo. (...) Certe canzoni arrivano ovunque. Le sentiamo comunque. Come il sole che al mattino entra in tutte le case e scivola in tutte le strade, così, per qualche minuto, fanno certe canzoni"

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